I nostri consigli - Non-fiction

Questo libro parla di te, proprio di te in prima persona. Di te e di tutti i cento e più miliardi di esseri umani che sono nati dall'inizio dei tempi. Il DNA - il nostro codice genetico, quella lunghissima stringa di A, T, G e C variamente alternate che portiamo nel nucleo di ogni nostra cellula - viene qui letto da Adam Rutherford come un libro di storia. Oggi si può fare. A saperlo leggere, infatti, il DNA racconta molte cose: nascite, morti, malattie, guerre, carestie, migrazioni e tanto, tanto sesso. Per anni abbiamo letto il DNA solo come un manuale di istruzioni, il codice sorgente della vita. Lo abbiamo studiato, lo abbiamo modificato, abbiamo sperimentato con le sue sequenze e continuiamo a farlo. Ma dal 2001, da quando cioè è stato per la prima volta pubblicato il risultato del Progetto Genoma Umano, ci siamo trovati tra le mani uno strumento fenomenale, che ci ha permesso di fare una cosa inaspettata e nuova: studiare la nostra storia. (...) Adam Rutherford ci racconta in maniera brillante una bella storia - la nostra storia - correggendo errori ancora troppo diffusi, e per la strada ci narra di Riccardo III d'Inghilterra e delle sue ossa, dell'origine dei capelli rossi, della "love story" coi neandertaliani e delle immense migrazioni compiute dai nostri avi, miglio dopo miglio, dall'Africa a ovunque nel mondo, fino a casa nostra.
Adam Rutherford, Breve storia di chiunque sia mai vissuto, Bollati Boringhieri 2017

Il male oscuro che chiamiamo depressione, e un tempo si definiva malinconia, non era estraneo all'antichità. Rileggendo le testimonianze coeve e seguendo la traccia delle parole e delle metafore che dicono il disagio, questo libro racconta il male di vivere presso i Romani. Scopriamo come per loro a governare gli spazi della depressione fosse una divinità, la dea Murcia, che aveva il potere di infiacchire e prostrare gli animi. Se il pensiero medico greco aveva inteso la malinconia come vera e propria patologia fisica legata alla "bile nera", nel mondo romano essa pare riferirsi non più solo alla sfera del corpo ma a quella della mente e dei suoi fantasmi. Nota introduttiva di Angelo Cerù.
Donatella Puliga, La depressione di una dea, Il Mulino 2017


Nel volume, Peter Brooks si concentra sulla pretesa dei grandi romanzieri e pittori dell'Ottocento di rappresentare il mondo così come ci appare. Ripercorrendone la tradizione - dall'invenzione del realismo nell'opera di Balzac e Dickens al suo apogeo in Flaubert, Eliot e Zola, fino alla sua eredità nei primi modernisti come Henry James e Virginia Woolf - l'autore offre un'analisi del progetto realista e del suo fortissimo interesse per l'elemento visivo.
Peter Brooks, Lo sguardo realista, Carocci 2017




Posto che i vangeli sono stati scritti alcuni decenni dopo la sua morte, in che modo Gesù è stato ricordato in questo lasso di tempo? In quale misura, nella tradizione orale, i suoi insegnamenti, gli episodi della sua vita e i racconti della sua passione sono stati modificati e inventati? Unendo la conoscenza delle fonti con il piacere della narrazione, e grazie anche all'ausilio di discipline quali l'antropologia, la sociologia e la psicologia, Bart D. Ehrman affronta il ruolo cruciale giocato dalla memoria nel trasmettere, plasmare e, in qualche caso, inventare le storie sul Gesù storico, in questo libro destinato a cambiare il modo in cui leggiamo i vangeli.
Bart D. Ehrman, Prima dei vangeli, Carocci 2017

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